Tragedia di Euripide, lasciata probabilmente incompiuta e rappresentata postuma
dal figlio Euripide il Giovane nel 405 a.C. Il dramma, che nel finale
subì probabilmente qualche rimaneggiamento, rappresenta la vicenda del
sacrificio dell'eroina. Attratta in Aulide dal padre con il pretesto del
matrimonio con Achille, è la stessa Ifigenia a sottoporsi volontariamente
al sacrificio, dopo che l'inganno è stato svelato e che Achille stesso si
è opposto alla volontà di Agamennone; ma quando il sacrificio
sembra essersi compiuto interviene il coro a narrare che la dea Artemide ha
salvato Ifigenia, sostituendole una cerva. ║ Tragedia in cinque atti di
Racine rappresentata nel 1674. Lo scrittore francese, pur seguendo l'antico mito
e la tragedia di Euripide, aggiunse un elemento estraneo all'intreccio
originario: la storia della principessa Erifile, innamorata di Agamennone, che
si adopera per far compiere il sacrificio di Ifigenia. Al momento del
sacrificio, Calcante però rivela che anche Erifile sarebbe vittima
adeguata per il sacrificio; questa, pentita, si toglie la vita mentre Ifigenia
è salva. ║ Tragedia lirica in tre atti di Gluck, messa in scena a
Parigi nel 1774 e ispirata ai nuovi principi melodrammatici da lui proposti, dei
quali costituisce una delle migliori realizzazioni, soprattutto per il carattere
compattamente unitario e alieno da qualsiasi compiacimento edonistico.